venerdì 15 agosto 2008

OLIMPIADI e CINA.




Venerdì 8 Agosto 2008. Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso.
Mesi e mesi di preparativi, polemiche, contestazioni, minacce di boicottaggio hanno preceduto l’inizio di questa nobile manifestazione del genere umano. Ma alla fine lo sport ha vinto e ha trionfato su tutte le opinioni politiche e non, che hanno tentato di avvelenare il clima del grandioso evento mondiale.

La scelta di Pechino come sede delle Olimpiadi non è piaciuta a tanti e le motivazioni addotte sono tutte riconducibili al mancato rispetto dei diritti umani che ancora vige in quel grande Paese.
E’ vero. La Cina deve ancora dimostrare che insieme al processo di progresso economico, tanto efficacemente avviato, sta lavorando anche ad una revisione democratica dei diritti sociali e umani.
Il resto del mondo civile, ora più di prima, sta osservando con attenzione i fenomeni di trasformazione che stanno interessando il grande popolo cinese.

La vetrina delle Olimpiadi, così meticolosamente e onerosamente preparata, si trasformerà in una clamorosa debacle se il Governo di quell’immenso Paese ricco di storia e tradizioni non darà subito dei chiari, efficaci e duraturi segnali di cambiamento.
Libertà e diritti sociali simili a quelli di cui godono, per fortuna, tanti di quegli atleti che in questi giorni si confrontano e vivono fianco a fianco coi loro colleghi cinesi.

Abbiamo assistito ad un fantasmagorico spettacolo di apertura. La storia e le tradizioni cinesi sono ricche e chi ha avuto la possibilità di visitare la Cina, lo sa bene.
E’ veramente inaccettabile che un popolo con un passato così ricco debba continuare a subire gravi limitazioni dei suoi diritti.
Il pensiero di noi tutti va immediatamente ai fatti del Tibet.

Ci auguriamo tutti che lo sport riesca a fare molto più di tanti trattati, embarghi ed interventi diplomatici.
Bisogna approfittare di questa grande vetrina delle Olimpiadi per strappare alle autorità cinesi dei precisi impegni per la concessione di tanti diritti negati.
Bisogna evitare che a riflettori spenti tutte le buone intenzioni finiscano nel dimenticatoio.
Tutti i potenti della terra, che hanno fatto bella mostra di sé durante la cerimonia di apertura dei giochi, devono adoperarsi per ottenere certezze dai loro colleghi cinesi e nei mesi a venire devono vigilare affinché vengano onorati gli impegni presi.

Ci auguriamo che queste Olimpiadi ci regalino una valanga di nuovi record e risultati eccezionali, ma soprattutto ci auguriamo che vengano ricordati come i giochi che hanno aiutato il popolo cinese ad ottenere quei diritti e quella libertà per troppo tempo negati.


CuorePensante

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