lunedì 25 agosto 2008

La fortuna di essere Onesti




La fortuna di essere Onesti

Alcuni dei valori fondamentali degli essere umani si sono andati progressivamente perdendo nella società in cui ci troviamo a vivere.
Con questo non possiamo affermare e neanche semplicemente pensare che le società che ci hanno preceduto nei secoli passati erano interamente costituite da persone perbene, oneste, corrette.
Ma certamente, per quanto ci è consentito ricordare, i nostri padri ed i nostri nonni avevano dei principi che oggi sono raramente e debolmente manifestati.
E’ facile dare la colpa alla velocità con cui viviamo la nostra esistenza di individui convinti di essere migliori e soprattutto più furbi.
Ma migliori e più furbi di chi?
Dei Romani che hanno messo insieme un grande impero e tanta civiltà?
Non credo.
Dei Greci che hanno stupito con le loro arti?
Sono difficilmente imitabili.
Degli Egiziani superbamente eleganti?
Non siamo in grado di pensare come loro.
Degli Arabi e le loro tante invenzioni?
Dei Grandi Navigatori che hanno esplorato e fatto conoscere il nostro pianeta?

Ma non vogliamo addentrarci in difficili e complicate analisi storiche che lasciamo a chi è più esperto di noi in materia. Vogliamo semplicemente evidenziare, se ci riusciamo, comportamenti quotidiani che non ci gratificano e ci costringono a vivere peggio.
L’esempio peggiore ci viene purtroppo da tanti individui che riescono a raggiungere posizioni di rilievo nella società.
Non ce ne voglia quella sparuta minoranza di capaci ed onesti che fa parte della categoria. A loro chiediamo subito scusa, se in qualche modo si sentono offesi dalle nostre considerazioni.
Vogliamo ricordare invece quei politici che con metodi cinici, arroganti, insensibili, disonesti, ipocriti, inaccettabili, riescono a farsi eleggere e a pretendere poi onori e rispetto.
Vogliamo ricordare quegli affaristi senza scrupoli che non esiterebbero a mettere a rischio l’esistenza di tanti loro simili pur di realizzare i loro profitti.
Vogliamo ricordare quei tanti giovani che si sono allontanati dalla fede e hanno scelto l’odissea dello sballo e degli incidenti stradali.
Vogliamo pensare a tutti coloro che non hanno rispetto e premure per le persone anziane, per le donne incinte e per i bambini.
Vogliamo biasimare coloro che pensano che studiare e prepararsi è uno sforzo inutile se si riesce ad ottenere di più con una buona raccomandazione.
Vogliamo denunciare coloro che danneggiano le cose pubbliche.
Vogliamo stuzzicare l’orgoglio e la coscienza di coloro che fanno male o svogliatamente il lavoro per il quale vengono pagati.
Vogliamo condannare coloro che sfruttano donne e bambini.
Vogliamo ricordare la meschinità degli inganni e delle bugie.
Ma vogliamo soprattutto sollecitare la correttezza e l’onestà.
E’ poi così difficile essere perbene ed onesti?
Certo che no.
E’ possibile. E’ bello. E’ utile. E’ necessario.
Impegniamoci tutti insieme per far trionfare l’onestà.
E’ un bene grande e fruttuoso.
Ci aiuta a vivere tutti meglio.
WW L’ ONESTA’.

venerdì 15 agosto 2008

OLIMPIADI e CINA.




Venerdì 8 Agosto 2008. Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso.
Mesi e mesi di preparativi, polemiche, contestazioni, minacce di boicottaggio hanno preceduto l’inizio di questa nobile manifestazione del genere umano. Ma alla fine lo sport ha vinto e ha trionfato su tutte le opinioni politiche e non, che hanno tentato di avvelenare il clima del grandioso evento mondiale.

La scelta di Pechino come sede delle Olimpiadi non è piaciuta a tanti e le motivazioni addotte sono tutte riconducibili al mancato rispetto dei diritti umani che ancora vige in quel grande Paese.
E’ vero. La Cina deve ancora dimostrare che insieme al processo di progresso economico, tanto efficacemente avviato, sta lavorando anche ad una revisione democratica dei diritti sociali e umani.
Il resto del mondo civile, ora più di prima, sta osservando con attenzione i fenomeni di trasformazione che stanno interessando il grande popolo cinese.

La vetrina delle Olimpiadi, così meticolosamente e onerosamente preparata, si trasformerà in una clamorosa debacle se il Governo di quell’immenso Paese ricco di storia e tradizioni non darà subito dei chiari, efficaci e duraturi segnali di cambiamento.
Libertà e diritti sociali simili a quelli di cui godono, per fortuna, tanti di quegli atleti che in questi giorni si confrontano e vivono fianco a fianco coi loro colleghi cinesi.

Abbiamo assistito ad un fantasmagorico spettacolo di apertura. La storia e le tradizioni cinesi sono ricche e chi ha avuto la possibilità di visitare la Cina, lo sa bene.
E’ veramente inaccettabile che un popolo con un passato così ricco debba continuare a subire gravi limitazioni dei suoi diritti.
Il pensiero di noi tutti va immediatamente ai fatti del Tibet.

Ci auguriamo tutti che lo sport riesca a fare molto più di tanti trattati, embarghi ed interventi diplomatici.
Bisogna approfittare di questa grande vetrina delle Olimpiadi per strappare alle autorità cinesi dei precisi impegni per la concessione di tanti diritti negati.
Bisogna evitare che a riflettori spenti tutte le buone intenzioni finiscano nel dimenticatoio.
Tutti i potenti della terra, che hanno fatto bella mostra di sé durante la cerimonia di apertura dei giochi, devono adoperarsi per ottenere certezze dai loro colleghi cinesi e nei mesi a venire devono vigilare affinché vengano onorati gli impegni presi.

Ci auguriamo che queste Olimpiadi ci regalino una valanga di nuovi record e risultati eccezionali, ma soprattutto ci auguriamo che vengano ricordati come i giochi che hanno aiutato il popolo cinese ad ottenere quei diritti e quella libertà per troppo tempo negati.


CuorePensante