“ Fama pubblica e vizi privati”: quanta responsabilità hanno i media nel creare falsi miti?
Le televisioni e la carta stampata, nelle recenti passate settimane, ci hanno bombardato con gli scandali di personaggi noti.
Giudici e carnefici allo stesso tempo, i media hanno demolito dei miti che avevano contribuito a creare. Queste ed altre considerazioni dovrebbero far riflettere sul potere e la potenziale pericolosità che i mezzi di informazione hanno su una umanità sempre più globalizzata e facilmente raggiungibile anche negli angoli più reconditi del pianeta.
Campioni dello sport, professionisti affermati, manager potenti, ricchi finanzieri, eredi di importanti famiglie, improvvisamente trascinati dall’olimpo degli invidiati ed imitati, alla miseria della pubblica vergogna.
Ma sono veramente delle persone speciali, che alimentano i sogni e le aspirazioni dei comuni mortali o sono semplicemente il frutto di certa informazione che, con consapevole complicità, si fa corteggiare e conquistare con dure pratiche di tenacia, clientelismo e spregiudicatezza per poi, a sua volta, sfruttare, esaltandoli o demolendoli, questi cosiddetti vip ?
Comunque la si pensi, non si può che provare sdegno misto a delusione quando si apprendono notizie da “fascia protetta” che coinvolgono personaggi che hanno goduto di privilegi e potere, senza meritarli. Viene subito in mente l’idea dell’inganno, immediatamente seguita dallo sdegno nei confronti di questi falsi eroi, specialmente se hanno approfittato della buona fede e della fiducia di tante oneste ed anonime persone che inconsapevolmente hanno loro affidato salute, vita, risparmi, angosce, aspirazioni o semplicemente una pura e disinteressata ammirazione.
Ma viene anche spontaneo chiedersi: - E’ giusto che oggi, in questa società, siano spesso i peggiori ad affermarsi ? –
Come in ogni considerazione, occorre sempre ricordare che non è corretto fare di tutta l’erba un fascio e quindi è giusto continuare a riporre fiducia ed ammirazione in quei tanti seri e capaci professionisti che, pur non raggiungendo la notorietà, svolgono con rigore e dedizione il loro lavoro. Così come è altrettanto ingiusto dar luogo a processi mediatici ed emettere sentenze che non ci competono. Quindi bisogna attendere che gli organi preposti portino a termine il loro lavoro e decidano serenamente (tanto per rimanere agli ultimi fatti di cronaca fatti di orgie e pedopornografia).
Non vogliamo neanche turbare gli assertori del “rispetto della privacy”, perché non è questo importante diritto che si vuole mettere in discussione. Si vuole viceversa discutere se è giusto o no, che personaggi la cui moralità è dubbia o, ancora peggio, notoriamente degenerata, continuino a godere dell’attenzione dei media con ospitate, articoli, premi, privilegi o continuino comunque ad occupare posti di prestigio a discapito di tanti altri onesti e spesso anche più capaci, costretti, in più occasioni, a subire soperchierie e limitazioni di autonomia e carriera.
Che cosa ne pensate ?
Aspetto i vostri commenti.
Le televisioni e la carta stampata, nelle recenti passate settimane, ci hanno bombardato con gli scandali di personaggi noti.
Giudici e carnefici allo stesso tempo, i media hanno demolito dei miti che avevano contribuito a creare. Queste ed altre considerazioni dovrebbero far riflettere sul potere e la potenziale pericolosità che i mezzi di informazione hanno su una umanità sempre più globalizzata e facilmente raggiungibile anche negli angoli più reconditi del pianeta.
Campioni dello sport, professionisti affermati, manager potenti, ricchi finanzieri, eredi di importanti famiglie, improvvisamente trascinati dall’olimpo degli invidiati ed imitati, alla miseria della pubblica vergogna.
Ma sono veramente delle persone speciali, che alimentano i sogni e le aspirazioni dei comuni mortali o sono semplicemente il frutto di certa informazione che, con consapevole complicità, si fa corteggiare e conquistare con dure pratiche di tenacia, clientelismo e spregiudicatezza per poi, a sua volta, sfruttare, esaltandoli o demolendoli, questi cosiddetti vip ?
Comunque la si pensi, non si può che provare sdegno misto a delusione quando si apprendono notizie da “fascia protetta” che coinvolgono personaggi che hanno goduto di privilegi e potere, senza meritarli. Viene subito in mente l’idea dell’inganno, immediatamente seguita dallo sdegno nei confronti di questi falsi eroi, specialmente se hanno approfittato della buona fede e della fiducia di tante oneste ed anonime persone che inconsapevolmente hanno loro affidato salute, vita, risparmi, angosce, aspirazioni o semplicemente una pura e disinteressata ammirazione.
Ma viene anche spontaneo chiedersi: - E’ giusto che oggi, in questa società, siano spesso i peggiori ad affermarsi ? –
Come in ogni considerazione, occorre sempre ricordare che non è corretto fare di tutta l’erba un fascio e quindi è giusto continuare a riporre fiducia ed ammirazione in quei tanti seri e capaci professionisti che, pur non raggiungendo la notorietà, svolgono con rigore e dedizione il loro lavoro. Così come è altrettanto ingiusto dar luogo a processi mediatici ed emettere sentenze che non ci competono. Quindi bisogna attendere che gli organi preposti portino a termine il loro lavoro e decidano serenamente (tanto per rimanere agli ultimi fatti di cronaca fatti di orgie e pedopornografia).
Non vogliamo neanche turbare gli assertori del “rispetto della privacy”, perché non è questo importante diritto che si vuole mettere in discussione. Si vuole viceversa discutere se è giusto o no, che personaggi la cui moralità è dubbia o, ancora peggio, notoriamente degenerata, continuino a godere dell’attenzione dei media con ospitate, articoli, premi, privilegi o continuino comunque ad occupare posti di prestigio a discapito di tanti altri onesti e spesso anche più capaci, costretti, in più occasioni, a subire soperchierie e limitazioni di autonomia e carriera.
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