“Alitalia senza ali e senz’Italia”
Era bella la nostra Alitalia.
Gli aerei eleganti con le loro code verdi. I piloti più bravi. Il servizio a bordo puntuale e cortese. Le belle hostess. La sensazione di sentirsi a casa in qualunque parte del mondo si volasse.
Ce la invidiavano gli altri.
E ora? Ora è diventato un enorme carrozzone mangiasoldi da svendere.
Perché? Come è potuto accadere tutto ciò?
Per anni abbiamo sentito di grandi esperti nominati amministratori della compagnia, che hanno percepito enormi compensi e sono stati licenziati con favolosi premi dopo aver incrementato il dissesto economico.
Ma non ci sarà qualcosa che non torna?
Perché piccole compagnie resistono ed incrementano i loro traffici e la nostra gloriosa Alitalia è ridotta così?
Vuoi vedere che, sotto sotto, c’è ancora la politica ed i suoi loschi intrecci?
Non sono forse di nomina politica gli amministratori della nostra (ancora per poco) compagnia di bandiera?
Non sono forse i politici e le loro corti ad avere preteso assunzioni senza limiti e non necessarie?
E allora? Perché non pignoriamo gli stipendi e le pensioni scandalo di quei signori e non li facciamo simbolicamente confluire nelle asfittiche casse dell’Alitalia?
Fosse la volta buona che incominciassero ad essere più accorti nella gestione delle “cose pubbliche”e non li considerassero più roba di nessuno, utile solo a mantenere potere, consenso, clientele e finanziamenti occulti.
La gente comincia a chiedersi: -Ma saranno ancora sicuri gli aerei dell’Alitalia? La manutenzione è ancora puntuale e precisa come una volta?-
Le cordate vere o finte, purchè italiane, dovrebbero far presto se vogliono salvare una gloriosa compagnia. E non aspettare furbescamente di fare un affare più lucroso di quello che già è. E soprattutto non consentire che essa venga lentamente smembrata e fagocitata da partners europei, più accorti nella gestione delle cose pubbliche, che hanno interesse ad impossessarsi di rotte redditizie e di rendere i passeggeri italiani utenti di serie inferiore da costringere a scali stressanti, perditempo ed antieconomici.
Cari governanti presenti, passati e futuri, basta con le chiacchiere e le promesse propagandistiche. La campagna elettorale è finita. Ora bisogna dimostrare a questo popolo succube che siete in grado di realizzare quelle riforme e quel benessere che avete gridato con tanta facilità per accaparrarvi i voti.
La gente è stanca e sempre più povera. I supermercati sono sempre meno affollati. I cinema sono quasi deserti. Le vacanze si fanno sempre più rare, più brevi e più economiche. La casa ed i suoi servizi primari sono diventati, per tanti, un lusso. I giovani non riescono a trovare lavoro e alcuni anziani non riescono a mangiare per tutti i giorni del mese.Italiani che occupate le sedi del potere, è ora di cambiare metodo. Non siete lì per fare i vostri interessi. Non è più possibile. Date una svolta eclatante al modo di fare politica. Basta con le contrapposizioni sterili. Basta con le passerelle da prime donne. C’è bisogno di idee e progetti per uscire da questa crisi. C’è bisogno di restituire alla politica il suo ruolo puro. Basta con l’inettitudine e gli interessi di parte. Basta con gli sprechi ed i privilegi. Dovete restituire al vostro ruolo quella nobiltà che da tempo manca. Siete degli eletti della società e da eletti, da esseri superiori, dovete agire, tenendo in mente sempre che avete una importante missione da svolgere e che da voi dipendono i destini di milioni di persone che, con il loro voto, vi hanno delegato a farli vivere nel modo migliore possibile.
Era bella la nostra Alitalia.
Gli aerei eleganti con le loro code verdi. I piloti più bravi. Il servizio a bordo puntuale e cortese. Le belle hostess. La sensazione di sentirsi a casa in qualunque parte del mondo si volasse.
Ce la invidiavano gli altri.
E ora? Ora è diventato un enorme carrozzone mangiasoldi da svendere.
Perché? Come è potuto accadere tutto ciò?
Per anni abbiamo sentito di grandi esperti nominati amministratori della compagnia, che hanno percepito enormi compensi e sono stati licenziati con favolosi premi dopo aver incrementato il dissesto economico.
Ma non ci sarà qualcosa che non torna?
Perché piccole compagnie resistono ed incrementano i loro traffici e la nostra gloriosa Alitalia è ridotta così?
Vuoi vedere che, sotto sotto, c’è ancora la politica ed i suoi loschi intrecci?
Non sono forse di nomina politica gli amministratori della nostra (ancora per poco) compagnia di bandiera?
Non sono forse i politici e le loro corti ad avere preteso assunzioni senza limiti e non necessarie?
E allora? Perché non pignoriamo gli stipendi e le pensioni scandalo di quei signori e non li facciamo simbolicamente confluire nelle asfittiche casse dell’Alitalia?
Fosse la volta buona che incominciassero ad essere più accorti nella gestione delle “cose pubbliche”e non li considerassero più roba di nessuno, utile solo a mantenere potere, consenso, clientele e finanziamenti occulti.
La gente comincia a chiedersi: -Ma saranno ancora sicuri gli aerei dell’Alitalia? La manutenzione è ancora puntuale e precisa come una volta?-
Le cordate vere o finte, purchè italiane, dovrebbero far presto se vogliono salvare una gloriosa compagnia. E non aspettare furbescamente di fare un affare più lucroso di quello che già è. E soprattutto non consentire che essa venga lentamente smembrata e fagocitata da partners europei, più accorti nella gestione delle cose pubbliche, che hanno interesse ad impossessarsi di rotte redditizie e di rendere i passeggeri italiani utenti di serie inferiore da costringere a scali stressanti, perditempo ed antieconomici.
Cari governanti presenti, passati e futuri, basta con le chiacchiere e le promesse propagandistiche. La campagna elettorale è finita. Ora bisogna dimostrare a questo popolo succube che siete in grado di realizzare quelle riforme e quel benessere che avete gridato con tanta facilità per accaparrarvi i voti.
La gente è stanca e sempre più povera. I supermercati sono sempre meno affollati. I cinema sono quasi deserti. Le vacanze si fanno sempre più rare, più brevi e più economiche. La casa ed i suoi servizi primari sono diventati, per tanti, un lusso. I giovani non riescono a trovare lavoro e alcuni anziani non riescono a mangiare per tutti i giorni del mese.Italiani che occupate le sedi del potere, è ora di cambiare metodo. Non siete lì per fare i vostri interessi. Non è più possibile. Date una svolta eclatante al modo di fare politica. Basta con le contrapposizioni sterili. Basta con le passerelle da prime donne. C’è bisogno di idee e progetti per uscire da questa crisi. C’è bisogno di restituire alla politica il suo ruolo puro. Basta con l’inettitudine e gli interessi di parte. Basta con gli sprechi ed i privilegi. Dovete restituire al vostro ruolo quella nobiltà che da tempo manca. Siete degli eletti della società e da eletti, da esseri superiori, dovete agire, tenendo in mente sempre che avete una importante missione da svolgere e che da voi dipendono i destini di milioni di persone che, con il loro voto, vi hanno delegato a farli vivere nel modo migliore possibile.
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